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PEDOFILIA IN RETE..INDAGINE DELLA POLIZIA POSTALE

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vivianemell



Ogni giorno nascono su Internet 74 siti di pedofilia


È stato proprio grazie alla segnalazione di una cittadina, ignara navigatrice del web di 25 anni, che è stata portata a termine un’indagine conclusasi con due arresti e 54 indagati. La ragazza si è accorta casualmente dello scambio di file sospetti, mentre stava utilizzando un notissimo programma “Emule” per scaricare dei video riguardanti il parapendio. Infatti è questo tipo di software che viene privilegiato per lo scambio di foto e filmati. La giovane donna, con molta fermezza e tempestività, ha informato la squadra telematica della Polizia Postale di Imperia che ha avviato necessari riscontri.


Gli insospettabili orchi del web sono passati così dalla rete virtuale alla prigione. A stanarli, come già detto, ci hanno pensato gli agenti della polizia delle telecomunicazioni di Imperia, uno degli Uffici più efficienti in Italia per indagini di questo genere, dopo dieci mesi di pazienti esplorazioni svolte in diverse regioni italiane. L’attività investigativa si è articolata in due fasi: la prima dove è entrato in scena un agente informatico sotto copertura che ha iniziato a scaricare dei file a contenuto pedopornografico, mentre la seconda fase si è concentrata sull’individuazione dei navigatori che avevano ceduto materiale fotografico e video nel periodo in osservazione.


Gli indagati, come ha dichiarato lo stesso procuratore capo Vincenzo Scolastico, appartengono a tutte le estrazioni sociali ed hanno un’età compresa tra i 30 ed i 40 anni. Le indagini comunque non sono ancora chiuse e la polizia postale di Imperia continua a fare uno screening di tutti i dati, non è detto pertanto che non vi siano altri risultati.


Questa della polizia postale di Imperia è l’ultima brillante operazioni contro la pornografia on-line combattuta dagli agenti telematici. Ma si tratta, spesso, di una battaglia difficilissima perchè, secondo i dati di Telefono Arcobaleno, ogni giorno nascono su Internet 74 siti di pedofilia che dietro una finta home page, talvolta dedicata a fumetti e cartoni animati, nascondono una fornita videoteca pedopornografica.

Quindi per combattere contro questa oscura galassia che, per accontentare i gusti di questi particolari consumatori, mette in rete immagini e filmati sfruttando in modo orribile l’infanzia per lo più statunitensi ed europei, non rimane che la strada della collaborazione con chi per mestiere combatte questo crimine.

vivianemell



PEDOFILIA: NUOVI SITI, SCAMBIO VIDEO ALLA LUCE DEL SOLE
Aprile 17, 2008 at 1:52 pm (Cronaca, Pedofilia, Pedopornografia) (bambini da 2 a 12 anni, don fortunato di noto, meter, pedofilia on line, Pedopornografia, scoperto sistema scambio tipo emule)

Siracusa, 10:55

Ancora allarme pedofilia online, sempre piu’ spavalda e al passo con lo sviluppo tecnologico. Stavolta i pedofili utilizzavano una specie di “E-mule” per scaricare i video pedopornografici in tempi molto rapidi con uno scambio di password che avviene alla luce del sole. Un sistema formato da Bbs cosi’ veloce da permettere ai volontari dell’associazione Meter di don Fortunato Di Noto di effettuare segnalazioni da record, addirittura 20 in meno di mezz’ora pari a 50 tra video, foto e coinvolgenti (tutto materiale inedito) bambini di eta’ piccolissima violentati anche nel sonno. I piccoli coinvolti, quasi tutti filmati, sono di eta’ compresa tra i 2 e i 12 anni. I volontari Meter hanno cosi’ scoperto una voragine di sfruttamento sessuale, inviando le proprie segnalazioni alla Procura Distrettuale di Catania tramite la Polizia postale del capoluogo etneo. E’ stata informata anche l’Interpol di Lione. Don Fortunato tira le orecchie alla politica e lancia un appello alle vittime: “Questa non e’ una notizia di reato come le altre”, commenta. E aggiunge: “La gravita’ e l’espansione del fenomeno pedofilo e pedopornografico ha raggiunto livelli di una estrema gravita’ da appellarci ancora e sempre di piu’ alle promesse bipartisan elettorali sia del Pdl sia del Pd. L’Osservatorio nazionale di contrasto alla pedofilia attende di entrare in regime di lavoro con urgenza e immediatezza”.

Fonte http://wildgreta.wordpress.com/

margherita

margherita

Ciao Vivy ci potresti far avere delle istruzioni per l'uso?
Come ci si accorge che sono siti pedo-pornografici, cosa si deve fare, se ci sono dei numeri di riferimento per ogni città, se ci si può attivare in qualche modo per creare un gruppo che si occupi di questo.
Insomma mi piacerebbe saperne di più, per creare in un futuro un ulteriore servizio specifico.
aspettiamo tue notizie.
baci baci

4PEDOFILIA IN RETE..INDAGINE DELLA POLIZIA POSTALE Empty indirizzi utili per tutti... Sab 31 Mag 2008, 00:50

vivianemell



La Rete protegge i bambini
Viaggio tra i siti italiani dedicati alla prevenzione del rischio pedofilia su Internet. Contengono indicazioni per bambini e genitori su un uso accorto del computer. E su come fare per denunciare eventuali adescamenti ed abusi. Ecco alcune navigazioni possibili, passando per due siti dove si possono scaricare filtri software che impediscono l'accesso a pagine web pericolose.

http://www.azzurro.it/
Telefono Azzurro è un servizio pioniere per l'aiuto ai bambini maltrattati. Sul sito troviamo una guida per i genitori alla prevenzione dell'abuso sessuale e dei suoi effetti. E vengono illustrati tutti i campi di attività dell'organizzazione e le iniziative realizzate dal 1987 fino ad oggi. Per chiedere il soccorso di Telefono Azzurro si chiama sempre l'1 96 96. Oppure attraverso il sito si possono mandare adesso delle e-mail di denuncia.

http://www.telarcobaleno.com/
Prevalentemente dedicato alla lotta della pedofilia su Internet è invece Telefono Arcobaleno. Il suo fondatore, don Fortunato di Noto, ha collaborato spesso con la polizia telematica all'individuazione di siti a contenuto pedo-pornografico. L'associazione esegue il monitoraggio sull'intera Rete contro la pedofilia e denuncia giochi e programmi dannosi per i minori. Sul sito Internet ci sono anche un osservatorio sul fenomeno della magia e uno sulle pubblicità ingannevoli. Troviamo poi la segnalazione di siti "sicuri" e una serie di lettere aperte di bambini e ragazzi che dicono "basta" alla pedofilia.

http://www.abusi.it/documenti.html
Abusi.it è un altro sito no profit per la tutela dei diritti dei minori. La sezione dei documenti è dedicata all'analisi del fenomeno da parte del PACSE: il programma europeo contro lo sfruttamento sessuale dei minori. C'è anche una parte sulla prevenzione e sull'educazione ad un uso corretto e sicuro di Internet. Regola numero uno: non credere a nessuno su Internet. Segue un decalogo sui comportamenti da tenere quando si entra in contatto con qualcuno sulla Rete.

http://www.cambio.it/ecpat/regole.htm
Regole per i piccoli navigatori anche sul sito di Ecpat Italia. Ecpat e' una rete di organizzazioni e singoli individui contro la prostituzione infantile, la pornografia infantile e il traffico di bambini a scopi sessuali. E' nata in Tailandia nel 1991 e opera adesso in 40 paesi. Oltre alle norme per i bambini, troviamo anche consigli per i genitori. E segnalazioni di alcuni filtri software scaricabili dalla Rete per impedire l'accesso a siti non desiderati.

http://www.genitori.it/html/test.htm
Rimanendo nella prevenzione, ecco il test antipedofilia proposto da Genitori.it. il sito del Movimento italiano genitori. Si tratta di un questionario di autovalutazione dove i genitori possono riflettere sulla loro capacità di ascolto. Capacità fondamentale per poter comprendere i problemi dei figli. Il test è corredato da una check-list di comportamenti che possono essere indicatori di molestie sessuali subite.

http://it.missingkids.com/
E per finire, un sito dedicato ai bambini scomparsi, costruito in collaborazione con la Polizia di Stato e Telefono Arcobaleno. Si chiama "Missing kids" ed è la sezione italiana di un network internazionale. C`è un database dove si può digitare il nome del piccolo di cui è stata denunciata la sparizione. Si apre allora una pagina web con la foto del minore insieme alla spiegazione di come è scomparso. E tutte le notizie che possono aiutare a ritrovarlo.

http://www.bambiniscomparsi.it
In Italia sono scomparsi, nel 1996, 854 bambini, più di 2 al giorno. Il dato pubblicato su internet sul sito progettato dal Ministero dell'Interno in collaborazione con il Dipartimento della Pubblica Sicurezza e la Direzione Centrale della Polizia Criminale.

http://www.mix.it/child_abuse/famiglie.html
Consigli medici, indicazioni pratiche e riferimenti specifici è possibile trovarli anche su questa pagina molto ben fatta di child abuse, altro sito dedicato alla lotta contro la violenza ai minori.

http://www.nonvoglioletuecaramelle.it/
Contiene un vero e proprio manuale di autodifesa per bambini; attraverso una narrazione curata e non terrorizzante si insegna ai bambini come sbrigarsela in situazioni non piacevoli.

[center]

vivianemell



Grazie alle forze dell'ordine
Un ringraziamento particolare alla nostra Polizia Postale, per l'impegno dimostrato nella lotta alla pedofilia. Consideriamo che la pedofilia su internet è sempre dietro l'angolo, una volta bastava cercare un prodotto per bambini che partiva un banner che ti rimandava a siti pedopornografici, per fortuna ora tutto questo non c'è più grazie alla attenta vigilanza delle forze dell'ordine a cui noi tutti siamo riconoscenti...

Ogni volta che ci imbattiamo in materiale pornografico di pedofilia segnaliamolo a questo indirizzo: www.pedofilia.it/index/indexhomes.htm

vivianemell



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La pedofilia viaggia su internet
la polizia a trovare nuovi sistemi per intercettare o vietare l'accesso su alcuni siti pedopornografici....pedofilia pedopornografia internet web rete sicurezza bambini controllo polizia postale di Patrizia Platè

Il problema della pedofilia su Internet, come proteggere i bambini e cosa devono fare i genitori con intervista alla polizia postale. Sul sito di Second Life entrare con un nome finto e far vedere come un pedofilo può crearsi una personalità virtuale e navigare scambiandosi informazioni con altri pedofili. Il 10 per cento dei pedofili in rete passa poi a commettere crimini nella vita di tutti i giorni con membri della propria famiglia o con vicini di casa, esistono tecnici informatici che aiutano la polizia a trovare nuovi sistemi per intercettare o vietare l'accesso su alcuni siti pedopornografici. (altro) (meno dettagli) Aggiunto: 6 mesi fa

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Maurizio Grasso e Francesco Fratellanza salutano i ragazzi del Compartimento di Bologna...Maurizio Grasso Francesco Fratellanza Polizia Postale Bologna Aggiunto: 1 sett. fa

Da:gianfricavarraVisualizzazioni: 56

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IcaroTv. Denunciati per doppiaggio blasfemo Card. Tonini
Servizio di E'Tv Romagna sull'operazione della polizia postale di Ravenna che ha portato alla denuncia di sette giovani per aver messo su internet un video con Servizio di E'Tv Romagna sull'operazione della polizia postale di Ravenna che ha portato alla denuncia di sette giovani per aver messo su internet un video con doppiaggio blasfemo del cardinale Ersilio Tonini (altro) (meno dettagli)

vivianemell



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Home > Notizie > 2006 > Aprile > Lotta alla pedofilia
Lotta alla pedofilia
I dati degli abusi sessuali sui minori
La normativa
Pedofilia e pedo-pornografia on line
Abusi sui minori: combattiamo la pedofilia

Bambini sfruttati, violentati e picchiati. Costretti a fare l'elemosina e a consegnare i soldi, pena le botte, ai loro aguzzini, nella maggior parte dei casi parenti o genitori. Di storie tristi e angosciose che hanno come protagonisti i bambini se ne sentono tante, troppe. E' in crescita purtroppo anche il fenomeno degli abusi sessuali sui minori compiuti spesso da persone di loro conoscenza, nella maggior parte dei casi familiari.

"Le violenze avvengono sopratutto dentro casa e non riguardano solo le famiglie degradate ma tutte le classi sociali e tutte le categorie di professionisti" dicono gli esperti della Polizia di Stato. "Tra l'altro gli abusanti si avvicinano ai bambini gradualmente e in modo subdolo per riuscire a conquistare la loro fiducia". E in fenomeno si diffonde sempre di più anche su Internet. In alcuni casi per fortuna rari, ma raccapriccianti le violenze sono tali da arrivare perfino ad uccidere le piccole vittime.

Oltre agli uffici minori, istituiti presso le varie questure in seguito alla legge n. 66 del 96, con lo scopo di risolvere i problemi dei minorenni e delle famiglie in difficoltà, è stata costituita anche una Sezione Minori presso la Direzione centrale della polizia criminale e alcune sezioni specializzate presso le Squadre mobili delle questure. Questi uffici si occupano in particolare delle indagini sugli abusi sessuali, lo sfruttamento della prostituzione, la pornografia infantile e il turismo sessuale a danno dei più piccoli.

Bisogna inoltre sottolineare l'impegno, in costante aumento, che la polizia postale e delle comunicazioni dedica alla denuncia e all'oscuramento dei siti internet a contenuto pedo-pornografico. Utile si è rivelata la collaborazione dei navigatori che a Stop-it, il sito realizzato dall'associazione "Save the Children" in collaborazione con la Postale, a cui sono giunte dal 2002 ad oggi ben 7.770 segnalazioni.

Come difendere dagli abusi i propri figli? Prima di tutto parlare con loro e non lasciarli troppo da soli. Ma ecco anche alcuni consigli per i genitori che vogliono difendere i loro bambini.

8PEDOFILIA IN RETE..INDAGINE DELLA POLIZIA POSTALE Empty Cacciatori di pedofili Mer 14 Gen 2009, 14:48

margherita

margherita

Posto così come l'ho trovata l'intervista al direttore della divisione investigativa della Polizia Postale.



Sono 155 i siti chiusi dal 2001 e 185 gli arrestati. La parola a Maurizio Masciopinto, direttore della divisione investigativa della Polizia postale

In Rete gli orchi si cercano, si passano il loro orribile materiale, irretiscono nuove piccole vittime. Ma la Rete ha anche mille occhi, ed è facile lasciare qualche traccia. Lo sanno bene gli uomini della Polizia postale e delle comunicazioni, che dal 2001 hanno chiuso 155 siti e monitorati 256.302, arrestato 185 persone e denunciate in stato di libertà 3.635, effettuato 3.326 perquisizioni. Abbiamo sentito Maurizio Masciopinto, direttore della divisione investigativa della Polizia postale: «I cardini della nostra attività sono la repressione e la prevenzione: è importante perseguire i pedofili, ma lo è altrettanto sforzarci di rendere sempre più sicura la rete per i nostri ragazzi». È per questo che, per esempio, sul sito Commissariato di polizia online è presente da tempo uno speciale form che permette di indicare agli investigatori siti sospetti.

Cosa può fare un navigatore che si imbatte in Rete in materiale pedopornografico?Segnalarlo immediatamente, anche in maniera anonima, al sito www.Commissariatodips.it. Si accede con una normale login e password e quindi chi preferisce può non lasciare i suoi dati.

Arrivano segnalazioni attraverso il form del sito?Di pedofilia non molte, arrivano più che altro segnalazioni di truffe, soprattutto di quelle online. A differenza di quanto si possa pensare è davvero difficile imbattersi per caso in un sito pedopornografico. Pensiamo anche alla questione della "Giornata dell'orgoglio pedofilo". Il sito che veicolava è stato giustamente oscurato - siamo riusciti a bloccarne l'accesso - ma vi assicuro che non era facile da trovare. Non vogliamo certo stimolare la curiosità del navigatore. Di siti pedofili, però, ce ne sono tantissimi: migliaia. Il nostro obiettivo, la nostra missione, è far sì che il cittadino non possa trovarli per caso, magari cercando un vestitino per il proprio bambino, e restarne turbato. Per quanto invece riguarda la repressione dei reati legati alla pedopornografia, abbiamo altre "armi", come l'intercettazione, o la navigazione sotto copertura.

Quindi per "stanare" i pedofili nelle comunità online vi fingete uno di loro?La legge prevede espressamente l'attività sotto copertura. E l'agente provocatore è previsto soltanto per pedofilia e traffico internazionale di stupefacenti. Monitoriamo soprattutto le chat dove i pedofili si scambiano informazioni, e così anche restiamo aggiornati su come si muovono e su come si muove la tecnologia.

Gli agenti che lavorano in queste indagini necessitano di supporto psicologico?Abbiamo un'unità di analisi gestita dagli psicologi. Ci rendiamo conto che questo è un ruolo duro e delicato: molto spesso gli interessati dopo un po' chiedono di essere destinati ad altre attività. Io sono giunto tardi a queste indagini, dopo 20 anni come funzionario nella questura di Napoli. Insomma, nella mia carriera di persone morte di morte violenta ne ho viste a decine, ma nulla è paragonabile alla sensazione che si prova di fronte a un filmato di violenze nei confronti di un bambino.

Capita di fare degli errori? Cioè prendere per compromettente materiale che in realtà è "pulito"? No, al limite capita che ci siano immagini che sembrano ricondurre a un minore, mentre invece si tratta di maggiorenni.

Se il sito pedofilo si appoggia su un server straniero potete fare qualcosa?Ci sono paesi rigidi come l'Italia, altri Paesi sono più morbidi. Capita che le legislazioni dei singoli Stati facciano rientrare i siti pedofili nell'ambito della libertà di espressione. Lì non c'è nulla da fare, anche se ci si sta muovendo per un'internazionalizzazione dei canoni: è indispensabile con il web, che non ha confini.

Come funziona il Cets?È un software della Microsoft creato per armonizzare le indagini delle varie polizie del Canada. Il programma è davvvero complicato, e i primi a testarlo siamo stati noi italiani, che abbiamo un'esperienza consolidata nel settore. Si tratta di un sistema complesso e innovativo che consente indagini particolari mettendo in relazione i dati più inpensabili.

Cosa consiglierebbe al genitore di un bambino o di un ragazzino che navigano in internet?Ai genitori consiglierei di spiegare ai figli, e ai figli di spiegare ai genitori... Parlarsi è l'unico baluardo contro certe violenze. I pedofili entrano nelle chat e si fingono essi stessi bambini e ragazzini: è importante rendere consci i più piccoli di questo rischio. Ma non farei del terrorismo sulle nuove tecnologie. Ultimamente abbiamo messo in piedi una grossa indagine sulle chat sui cellulari. Abbiamo intercettato 250 telefoni, una grande operazione: beh, mi sono accorto che gli adolescenti riconoscono bene la differenza tra virtuale e realtà. I 60enni non hanno dimistichezza con internet e con le nuove tecnologie, i 40enni chattano e poi però fanno confusione tra reale e virtuale. Gli adolescenti, invece, hanno più chiara questa separazione. Per tornare all'indagine, gli adescatori chiedevano incontri agli adolescenti, ma gli adolescenti non ci andavano mai. Alla fine chi rischia di più di restare vittima di internet e delle chat? Paradossalmente gli adulti...


Elena Cipriani

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