di Maria Grazia Filippi
ROMA (23 giugno) - Ancora nessun lieto fine per la povera Giulietta. Eppure quella con Leo sembrava la volta buona, per coronare il suo sogno d'amore con una bella nidiata morbida e paffuta. Invece per la bella cigna che da dodici anni abita il laghetto di villa Pamphili, dopo due amori sfortunati, anche la scomparsa di due dei cinque cignetti nati solo un mese fa dall'amore, fortunatissimo, con il nuovo compagno Leo. Dei due piccoli cigni bianchi come il latte, infatti, da qualche giorno non c'è più traccia. E papà e mamma continuano a veleggiare placidamente sul lago, tenendo però sotto strettissima sorveglianza i tre piccoli scampati. Il responsabile, o i responsabili, della scomparsa ancora non si conoscono.
«Potrebbe essere stato il gabbiano che ha già assalito, uccidendole, due papere - spiega Birgit Schieborn, la signora tedesca di Dusseldorf che da vent'anni abita a Roma e che due volte giorno è in giro per la villa in compagnia dei suoi Buck e Petty - Oppure potrebbero essere state le tartarughe che vivono in acqua: sono sempre più grosse e aggressive» conclude riferendosi alle tartarughine abbandonate dopo insensati acquisti che ormai da anni si moltiplicano nel laghetto.
La sorte dei cigni della villa sta molto a cuore a Birgit. «Mi ero accorta che Giulietta dopo la morte di Romeo era molto triste. Emetteva un suono straziante, sembrava piangesse. Così ho organizzato una colletta tra i frequentatori del parco e, con l'aiuto di mio marito che è veterinario, ho raccolto 250 euro e ho comprato Leo a Modena e l'ho portato qui a Roma». E dopo due anni, finalmente, l'arrivo dei 5 cuccioli. Che purtroppo, ora, sono diventati tre. «Siamo in molti a voler bene a questi animali bellissimi - aggiunge Birgit - qualche giorno fa, quando i cuccioli avevano soltanto una decina di giorni, una tartaruga ne ha assalito uno azzannandolo ad una zampa. Un signore che, come me, viene al parco ogni giorno, si è dovuto immergere fino all'ombelico per staccare la tartaruga e salvare il piccolo cigno. Ha addirittura dovuto buttare il telefono cellulare, perché non ci ha pensato due volte a buttarsi in acqua».
Una passione condivisa da molti ma, forse, non da tutti. Qualcuno infatti ipotizza che non è un caso che siano scomparsi proprio i cigni bianchi. Mentre i cigni rimasti sono grigi, ugualmente adorabili ma certamente meno belli. «Forse i piccoli cignini bianchi come il latte sono finiti in un laghetto privato» ha azzardato qualcuno. E, se non è colpa del gabbiano, potrebbe anche aver ragione.