Due donne su tre subiscono stalking al telefono e via internet
Spesso succede per telefono: chiamate insistenti, sms a ripetizione. A volte invece la molestia arriva via e-mail. Qualunque sia il mezzo, l'effetto sulla vittima è lo stesso: ansia, sensazione d'impotenza, paura, a lungo andare depressione. Una donna su tre ha subito lo stalking: e andate pure a raccontare loro che "tanto chi telefona non è pericoloso". Il molestatore? Spesso un volto ce l'ha, eccome (nel 43,2% dei casi): è l'ex fidanzato, l'amico respinto, il collega, il conoscente.
Molte le vittime famose, le più recenti Michelle Hunziker, Tyra Banks, Uma Thurman. L'ultimo screening sul fenomeno è tutto italiano e viene da Genova: oltre un terzo delle donne del capoluogo ligure ha subito episodi di persecuzione ossessiva da parte di uomini: lo sostiene l'Aied in base alle risposte a un questionario compilato in collaborazione con il dipartimento di neuroscienze dell'Università. La vittima-tipo ha tra i 20 e i 40 anni e ha subito stalking almeno per un mese: ha ricevuto telefonate, messaggi, sms, mail o subito altri atti d'invasione della propria vita privata come regali inattesi o pedinamenti.
Gli psichiatri genovesi riportano il caso di una ragazza che all´uscita della piscina trovava sempre sul parabrezza della macchina una rosa, un messaggio su un foglietto o magari anche un peluche, sempre anonimo. Quando il regalino è comparso anche davanti a casa, è scattata la paura, con un'amica la ragazza si è appostata dietro l´auto e ha scoperto che l´anonimo corteggiatore-molestatore era un frequentatore della stessa piscina, assolutamente insospettabile, sposato, con figli piccoli, che affrontato e smascherato ha smesso con le sue attenzioni.
Il consiglio della psichiatra Camilla Maberino dell’Università di Genova è non avere vergogna, nemmeno se la persecuzione arriva da un ex. «Le stesse vittime spesso non chiedono aiuto, prevale la scelta di autogestire la situazione, comunque gli strumenti di difesa offerti dalla legge sono limitati, in Italia ad esempio non esiste il reato di stalking, come esiste invece negli Stati Uniti». Cosa fare in questi casi? Rivolgersi alla polizia e farsi aiutare da uno psicologo ad affrontare la difficoltà. Quanto alla legge anti-stalking, sarà compito del prossimo Parlamento portarla finalmente a compimento...
A me accadde tantissimo tempo fà... un tizio stranissimo dalla voce suadente chiamò il mio numero di casa cercando un'altra persona. Da lì, a suo dire, si innamorò della mia voce. Da quella volta, almeno ogni due giorni ricevetti telefonate, peraltro interminabili, e la cosa andò avanti per un paio di mesi... finchè stanca, decisi di prendere di petto la situazione e lo minacciai di mettere il telefono sotto controllo.
Improvvisamente la piantò di telefonare.. anche se per un certo periodo di tempo, qualcuno (stranamente) faceva squillare il mio telefono senza degnarsi di rispondere.
Spesso succede per telefono: chiamate insistenti, sms a ripetizione. A volte invece la molestia arriva via e-mail. Qualunque sia il mezzo, l'effetto sulla vittima è lo stesso: ansia, sensazione d'impotenza, paura, a lungo andare depressione. Una donna su tre ha subito lo stalking: e andate pure a raccontare loro che "tanto chi telefona non è pericoloso". Il molestatore? Spesso un volto ce l'ha, eccome (nel 43,2% dei casi): è l'ex fidanzato, l'amico respinto, il collega, il conoscente.
Molte le vittime famose, le più recenti Michelle Hunziker, Tyra Banks, Uma Thurman. L'ultimo screening sul fenomeno è tutto italiano e viene da Genova: oltre un terzo delle donne del capoluogo ligure ha subito episodi di persecuzione ossessiva da parte di uomini: lo sostiene l'Aied in base alle risposte a un questionario compilato in collaborazione con il dipartimento di neuroscienze dell'Università. La vittima-tipo ha tra i 20 e i 40 anni e ha subito stalking almeno per un mese: ha ricevuto telefonate, messaggi, sms, mail o subito altri atti d'invasione della propria vita privata come regali inattesi o pedinamenti.
Gli psichiatri genovesi riportano il caso di una ragazza che all´uscita della piscina trovava sempre sul parabrezza della macchina una rosa, un messaggio su un foglietto o magari anche un peluche, sempre anonimo. Quando il regalino è comparso anche davanti a casa, è scattata la paura, con un'amica la ragazza si è appostata dietro l´auto e ha scoperto che l´anonimo corteggiatore-molestatore era un frequentatore della stessa piscina, assolutamente insospettabile, sposato, con figli piccoli, che affrontato e smascherato ha smesso con le sue attenzioni.
Il consiglio della psichiatra Camilla Maberino dell’Università di Genova è non avere vergogna, nemmeno se la persecuzione arriva da un ex. «Le stesse vittime spesso non chiedono aiuto, prevale la scelta di autogestire la situazione, comunque gli strumenti di difesa offerti dalla legge sono limitati, in Italia ad esempio non esiste il reato di stalking, come esiste invece negli Stati Uniti». Cosa fare in questi casi? Rivolgersi alla polizia e farsi aiutare da uno psicologo ad affrontare la difficoltà. Quanto alla legge anti-stalking, sarà compito del prossimo Parlamento portarla finalmente a compimento...
A me accadde tantissimo tempo fà... un tizio stranissimo dalla voce suadente chiamò il mio numero di casa cercando un'altra persona. Da lì, a suo dire, si innamorò della mia voce. Da quella volta, almeno ogni due giorni ricevetti telefonate, peraltro interminabili, e la cosa andò avanti per un paio di mesi... finchè stanca, decisi di prendere di petto la situazione e lo minacciai di mettere il telefono sotto controllo.
Improvvisamente la piantò di telefonare.. anche se per un certo periodo di tempo, qualcuno (stranamente) faceva squillare il mio telefono senza degnarsi di rispondere.