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Così i pedofili adescano i bambini in rete

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vivianemell



Subdole strategie per adescare i bambini in rete

"Topolino", Pippo", "Minnie", "Pocahontas": si celano dietro nomi legati a un personaggio dei fumetti o dei cartoni animati, i pedofili che adescano bambini via Internet. Soprannomi virtuali allegri e fantasiosi, in gergo elettronico "nickname", che il mondo dei più piccoli conosce bene e, per questo, estremamente adatti a carpire con più facilità la loro fiducia.

Individuarli nella rete non è un compito facile perché i pedofili cambiano spesso le loro tecniche di adescamento. Lo sa bene la polizia postale impegnata ogni giorno nella lotta alla pedofilia via Internet le cui indagini partono proprio dall'analisi dei nomi virtuali.
Gli agenti hanno scoperto e imparato che se per adescare un bambino i pedofili scelgono nomi tratti da fumetti o cartoni animati, per riconoscersi fra di loro invece utilizzano un "nickname"di tipo diverso.

La "caccia" da parte della Postale avviene in fasce orarie diversificate secondo la tipologia del pedofilo. Nel tardo pomeriggio, ad esempio, navigano in rete ragazzi tra i venti e i trenta anni in cerca di ragazzine da sedurre o coetanei con i quali scambiare fotografie. Restano connessi in genere fino alla prima parte della serata quando poi approdano sul web persone più grandi, prevalentemente single a caccia di bambine da poter incontrare di persona tramite appuntamento.

Ma è solo di notte che lo scenario diventa più delicato e l'identikit del pedofilo che naviga in rete assume connotati inquietanti.

Identikit del pedofilo on-line

Persone che dietro l’anonimato offerto dal Pc si sentono al sicuro e si permettono di compiere azioni che forse, non commetterebbero nella vita reale. Questo vale più o meno per tutti i “criminali on line”. Per quanto riguarda i pedofili gli esperti della Polizia sono riusciti, nel corso degli anni ad avere un’idea di chi si nasconde in Rete, dietro nomi amichevoli per adescare i bambini. Il pedofilo on line è maschio, per lo più tra i 20 e i 40 anni, appartenente ad una classe sociale medio-alta e nel 97% dei casi incensurato. Sulla base delle indagini finora portate a compimento, emerge che il 70% delle persone sospettate e denunciate per attività pedo-pornografica via web vive da sola.

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