Arriva Fulla, la Barbie musulmana: dopo il successo nei Paesi islamici impazza anche in Olanda perché la comprano tutti, senza distinzioni religiose. La prendereste? E che messaggio manda alle nostre figlie? Sessista o al passo coi tempi?
Quando è stata messa in vendita nel 2003 sugli scaffali dei negozi in Medio Oriente è rimasta pochissimo, malgrado il prezzo non esiguo. Ora dopo oltre due milioni e mezzo di esemplari è arrivata anche in Europa, in Olanda per la precisione e pare sia già un successo. Le fattezze sono simili a quella della rivale californiana Barbie, ma gli occhi sono scuri i capelli sono neri e il seno un po' più piccolo. Indossa l'Hijab e una lunga Abaya nera (volendo col cappotto) nella versione classica ma c'è anche fashion, preghiera del mattino, cantante, insegnante e dentista. È nata in Siria (per lo meno lo sono i suoi disegnatori) e si chiama Fulla (si legge Fullà).
In Olanda la comprano in molti, anche non musulmani: è comunque educativa, facilita il dialogo, l'integrazione e la comunicazione tra i bambini. Si spera anche tra gli adulti. Nel battage pubblicitario, ormai rodato da 6 anni, la si vede in versione cartone animato parlare con le amiche, studiare, pregare (su un tappeto rosa) e pulire casa. «Sarà presto vicino a me e potrò confidarle tutti i miei segreti» dice lo slogan trasmesso dalle televisioni.
Quando è nata l'intenzione non era solo quella di mettere il velo a una bambola ma di creare un personaggio con un aspetto islamico che le bambine potessero imitare. «Noi abbiamo lanciato un personaggio che è diventato un simbolo. Le nostre campagne pubblicitarie sono piene di messaggi positivi. Fulla è onesta, amorevole, affezionata, rispetta la madre e il padre» spiegò al momento del lancio sul mercato il direttore marketing Fawaz Abidin al New York Times. «Non avrà mai un fidanzato come Ken, ma stiamo pensando di produrre versioni di Fulla Dottoressa e Fulla Insegnante (e così è stato, n.d.R.), due professioni rispettabili per una donna».
Va detto che non è l'unica bambola del genere. Le più famose sono Razanne, musulmana osservante pensata per l'Occidente, in duplice versione: mora con la carnagione olivastra e bionda con la carnagione chiara. Messa in vendita in Stati Uniti, Paesi del Golfo ed Europa non ha avuto un successo così clamoroso. Un po' meglio è andato all'indiana Salma, creata da un'imprenditrice 28enne, Sukmawati Suryaman, disgustata dall'indecente Barbie con cui giocava la nipotina. Quale sarà la sorte di Fulla? I suoi creatori guardano al futuro, soprattutto al merchandising (pure i cereali per la prima colazione) e addirittura a un ragazzo. Nessun fidanzato, sarà il protettivo fratello maggiore.
Quando è stata messa in vendita nel 2003 sugli scaffali dei negozi in Medio Oriente è rimasta pochissimo, malgrado il prezzo non esiguo. Ora dopo oltre due milioni e mezzo di esemplari è arrivata anche in Europa, in Olanda per la precisione e pare sia già un successo. Le fattezze sono simili a quella della rivale californiana Barbie, ma gli occhi sono scuri i capelli sono neri e il seno un po' più piccolo. Indossa l'Hijab e una lunga Abaya nera (volendo col cappotto) nella versione classica ma c'è anche fashion, preghiera del mattino, cantante, insegnante e dentista. È nata in Siria (per lo meno lo sono i suoi disegnatori) e si chiama Fulla (si legge Fullà).
In Olanda la comprano in molti, anche non musulmani: è comunque educativa, facilita il dialogo, l'integrazione e la comunicazione tra i bambini. Si spera anche tra gli adulti. Nel battage pubblicitario, ormai rodato da 6 anni, la si vede in versione cartone animato parlare con le amiche, studiare, pregare (su un tappeto rosa) e pulire casa. «Sarà presto vicino a me e potrò confidarle tutti i miei segreti» dice lo slogan trasmesso dalle televisioni.
Quando è nata l'intenzione non era solo quella di mettere il velo a una bambola ma di creare un personaggio con un aspetto islamico che le bambine potessero imitare. «Noi abbiamo lanciato un personaggio che è diventato un simbolo. Le nostre campagne pubblicitarie sono piene di messaggi positivi. Fulla è onesta, amorevole, affezionata, rispetta la madre e il padre» spiegò al momento del lancio sul mercato il direttore marketing Fawaz Abidin al New York Times. «Non avrà mai un fidanzato come Ken, ma stiamo pensando di produrre versioni di Fulla Dottoressa e Fulla Insegnante (e così è stato, n.d.R.), due professioni rispettabili per una donna».
Va detto che non è l'unica bambola del genere. Le più famose sono Razanne, musulmana osservante pensata per l'Occidente, in duplice versione: mora con la carnagione olivastra e bionda con la carnagione chiara. Messa in vendita in Stati Uniti, Paesi del Golfo ed Europa non ha avuto un successo così clamoroso. Un po' meglio è andato all'indiana Salma, creata da un'imprenditrice 28enne, Sukmawati Suryaman, disgustata dall'indecente Barbie con cui giocava la nipotina. Quale sarà la sorte di Fulla? I suoi creatori guardano al futuro, soprattutto al merchandising (pure i cereali per la prima colazione) e addirittura a un ragazzo. Nessun fidanzato, sarà il protettivo fratello maggiore.