ROMA - Un valzer o un tango da ballare in ospedale come antidoto alla depressione e alla noia. Ma anche uno stimolo per le persone anziane a non abbandonare quell'attività fisica regolare che nella terza e quarta età può portare a miglioramenti fisiologici non indifferenti. "Migliora vita e salute ballando", si intitola non a caso il progetto messo in piedi dal dipartimento di Scienze Gerontologiche e dall'Unità di Medicina dello Sport del Gemelli e dalla Federazione italiana Danza sportiva (Fids), presentato questa mattina a Roma con una performance danzante dall'autore televisivo Gianni Ippoliti e dalla ballerina Natalia Titova, che da novembre porterà un corso di danza sportiva tra le attività ordinarie dell'ospedale romano. "Abbiamo deciso di utilizzare la danza per persone anziane sane ma anche per pazienti che con la musica possono trovare lo stimolo per fare quell'esercizio fisico fondamentale per l'invecchiamento, visto che, con i dovuti accorgimenti, si può ballare fino ad un'età avanzata", spiega Paolo Zeppilli, professore di Medicina dello Sport e tra gli ideatori del progetto insieme con Roberto Bernabei, professore di Gerontologia della Cattolica di Milano. Inoltre, aggiunge Zeppilli, "la musica di gruppo può rappresentare anche sul piano psicologico un ottimo antidoto alla depressione". Soddisfatto dell'iniziativa anche il presidente del Coni Gianni Petrucci, il quale parla di "un boom recente della danza, con 120 mila iscritti, e di un'attività giovane che non é importante solo per la televisione", e sottolinea l'originalità di "un progetto geniale che certamente porterà risultati positivi". Ma questa attività, conclude Bernabei, "ha un ruolo importante nell'aumento dell'autostima, e grazie alla sua componente di socializzazione è una scelta ottimale anche per categorie 'delicate' di pazienti oncologici o con problemi del tono dell'umore.
L'ho postato perchè anche noi come Associazione cerchiamo di integrare i laboratori creativi con l'attività fisica. La danza in particolare stimola al movimento anche chi abitualmente non ne fa (Me compresa).
L'ho postato perchè anche noi come Associazione cerchiamo di integrare i laboratori creativi con l'attività fisica. La danza in particolare stimola al movimento anche chi abitualmente non ne fa (Me compresa).